25 luglio Il Giorno senza tempo
Un giorno di passaggio di fondamentale importanza durante il quale in tutto il mondo, dagli anni 90, si medita, si prega per la pace e si fa il bilancio di quanto accaduto nell’anno precedente.
Si, perché secondo i Maya il nuovo anno lunare inizia il 26 di luglio, giorno in cui il Sole sorge insieme a Sirio, una stella di grande riferimento per l'antico popolo.
Poi se davvero i Maya usassero questo calendario per misurare il tempo non lo so, ma seguire la luna nei suoi cicli e nei nostri, tornando ad un tempo femmina, umano e circolare, mi sembra sano e utile.
Il capodanno del 31 dicembre non mi è mai piaciuto. Per me l’anno non finisce affatto a dicembre, ma a luglio. Da sempre. E' questo il momento in cui ho davvero voglia di fermarmi, e tutto naturalmente rallenta al suono delle cicale e sotto il sole che brucia. Luglio è il momento che mi porta naturalmente a mollare, e a lasciare che le riflessioni si sostituiscano ai pensieri, le immagini alle parole, come nel momento in cui si scivola nel sonno.
È finito l'anno lunare in corso. Comincia quello nuovo. Oggi ci si ferma, mi piace l’idea di prendere dei momenti
per “sistemare” dentro il vecchio, perdonando e perdonandosi. Per preparare la fascina dei vecchi rami secchi e darle fuoco, secondo l'antica usanza maya.
Così trovo che sia un buon momento per porci delle domande di quelle importanti, tipo cosa mi ha insegnato l’anno appena trascorso? Che paure ho? Come posso migliorare la mia vita nel nuovo anno? Cosa posso ancora lasciare andare? Cosa voglio coltivare con amore? Dove voglio indirizzare la mia intenzione?
E' l’occasione giusta per fare il punto della situazione ma anche per
ricaricarci di energie utili ad affrontare il nuovo anno: pare che il 25 luglio sia uno dei giorni, energeticamente parlando, più intensi dell’anno. Lo faremo meditando, condividendo,
celebrando.
“Oggi si fa silenzio, si entra nel Grande Vuoto Interiore e in quella sospensione si osserva ciò che è accaduto nelle ultime 13 lune, come questo ha impattato nella nostra vita e cosa siamo diventati. Poi lo si immagina avvolto dal sacro Fuoco della Trasformazione, per bruciare i coinvolgimenti egoici e tirar fuori l'Oro della Saggezza nata dall'esperienza”. (Stefania Gyan Salila Marinelli)
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